Racconti

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di Francesco Scarrone Una creatura, vi dico. Una creatura con ancora i denti da latte. E potete ben credere a me che l’ho tenuta a balia, quella pupattola: certi dentini, quella svergognata! Che quando meno te lo aspettavi ti mollava dei morsichi ai capezzoli da farti...

di Valentina Riva Nonostante sia ancora buio, il cielo è di un arancione denso. È da quando sono arrivato che è così. Le notizie dicono che si tratta di pulviscolo desertico trasportato dalle correnti d’aria, ma comincio a pensare che sia tutta colpa di Beatrice. Avrei...

di Omar Suboh Abdù era musulmano… questo è certo, ma la sua fede era in bilico ultimamente, a colpi di birra e fumo, perdeva l’orientamento. Me lo ricordo quando mi diceva: Eh non lo so, non è che non credo, ma a volte è come se...

di Omar Suboh Si adagiò comodamente lungo il divano in similpelle, distendendo quello che rimaneva del suo corpo, e accese la televisione. La litania impazzita dei proclami strillati e amplificati dalle casse di risonanza del potere, ripeteva a reti unificate sempre le stesse cose: «Orde di...

di Valentina Riva   immagine in copertina di Sarah Maxwell     Pelle ambrata vestita d’acqua di seta turchese… No. Pelle d’ambra vestita di mare e di sabbia...

di Rossella Caleca   Immagine in copertina: Henri Matisse, Woman on a Sofa, Yellow and Blue Background, 1936   Andare sulla spiaggia dopo una mareggiata era la cosa che più amavo del mese di ottobre. Dopo le prime burrasche che annunciavano l'autunno, il mare tornava mio: via i turisti dagli...

di Giulio Iovine     Da casa mia ci metto meno di cinque minuti ad arrivare in stazione. Bastano poche decine di metri sul selciato in salita e una ventina di gradini di metallo, ed eccomi sulla pensilina della piccola stazione del mio piccolissimo paese sul mare. Lo...

 di Brillante Massaro   Sei impura così. Sarai allontanata dalla comunità. È questo che vuoi? Quel taglio è la nostra storia, ti fa femmina. Tutte l’hanno fatto. Devi, o nessuno ti prenderà in moglie. Avevo nove anni quando ho detto il mio primo NO. Avevo paura di dire...

  Racconto di Michele Burgio   Nel momento esatto in cui il comandante realizzò di non avere abbastanza carburante, Galeaso Delgadillo stava ascoltando una sonata per pianoforte di Robert Schumann. In cabina di comando scese un silenzio irreale, gli occhi del copilota presero a guizzare a destra e...

racconto di Giuseppe Cappitta Mentre cammino per strada penso al mio camminare per strada. Al fatto stesso di camminare per strada, ai piedi e le scarpe, all’asfalto, a ciò che vedo innanzi e si avvicina e ciò che in ambo i lati si avvicenda; al moto,...

di Omar Suboh Ricordo bene quella sera. Eravamo cinque amici al bar, fuggivamo dall’impegno: dal perenne rumore di fondo del mondo. I sensi amplificati dalle anfetamine, gli occhi strabuzzati con le nervature pulsanti rosso porpora, le mani che battevano un ritmo interiore percepibile soltanto a chi...

racconto inedito di Valentina Riva   «Musica. Deve essere questo il posto». Babs si arrampica sulle dune farinose con le coperte che straripano dallo zaino. La seguo. Il mare è un lago fatto apposta per contenere il cielo di polvere. La differenza tra l’Italia e questo posto...

racconto inedito di Giuseppe Cappitta     Lui s’incamminò, lei lo seguì. Tramonta il sole, lunga è la via del ritorno. La campagna si estende a perdita d’occhio, costeggia un pantano brulicante di vita. Su nel cielo nuvole in corsa, proteiformi, pinte di rosa e d’arancio, di bragia celeste,...

racconto inedito di Silvia Roncucci     Appena ho udito rumore di passi, ho capito subito che si trattava dei suoi tacchi vertiginosi. Acquattato dietro al divano con l’attizzatoio in mano, sudato fradicio, sento un brivido di terrore scorrere lungo la schiena (oltre a un forte dolore alle...

racconto inedito di Flavia Catena   Nicola si era innamorato due volte: la prima del mare e la seconda di Luisa. Ma se alle braccia delle onde aveva sempre concesso il proprio corpo leggero di ragazzo, a quelle di lei non era mai riuscito ad avvicinarsi, non...

racconto inedito di Francesco Scarrone   Non piangere, Achille, arresta le tue lacrime, non uccidere due volte Pentesilea. Il tuo dolore diventa il mio e raddoppia la mia pena. Smettila, adesso. Ora, che le bianche mie membra stringi, singhiozzando, tale un infante, mentre la vita mia scivola...