Racconti

  • All
  • Racconti inediti

di Sabrina Costa A distanza di moltissimi anni ciascuno avrebbe saputo dire con esattezza dove si trovava e cosa stesse facendo quand’era successo, accade così in tutte le grandi sciagure. Avrebbe saputo distinguere ogni istante da quello che lo aveva preceduto e descrivere ogni singola sensazione...

di Ale Ortica In alcuni momenti le sembrava di essere dentro un buco nero, una stanzetta piccola e scura con delle persone che le giravano intorno, donne, che la fissavano e volevano qualcosa da lei. Mandy era ossessionata da quelle donne, quella visione di ombre nella...

di Cecilia Lolli «Lo fa per sé stessa». Piove, questa sentenza, sul capo di Giulia. Giulia è una persona di cui spesso sono gli altri a parlare. Una persona trasparente, incapace di respingere le proiezioni e l’avida interpretazione altrui. Giulia senza confini autoimposti. Bisogna avere molti...

di Cristi Marcì A quel tempo abitavo nei pressi di una modesta pensione della Wagnerstrasse di Düsseldorf, una viuzza tranquilla e un po' nascosta. Quando optai per quella dimora mi parve riflettesse a pieno la mia indole di insegnante solitario, da poco trasferitosi in Germania, dove...

di Eloisa Ticozzi Con questo testo, Elisa Ticozzi risponde per prima alla nostra call di inizio anno, dedicata al tema dell’utopia. «La parola che abbiamo scelto di portare con noi nel 2024 è Utopia, termine che in filosofia a livello etimologico mantiene l’ambiguità tra “non-luogo” e “buon-luogo”,...

di Renzo Favaron Guardò l’orologio, un vecchio Lanco appoggiato sopra il comodino di mogano nero, l’unico mobile di un certo valore che abbelliva la sua casa: le tre del mattino. Starnutì, togliendosi gli occhiali. Aveva il naso intasato, che a tratti gocciava procurandogli un insopportabile fastidio. Uscì...

di Rossella Caleca Giacomo si voltò e tornò indietro. “Vuoi fare una sosta?” disse. “Mi sembri un po’ stanca.” Sara non replicò, limitandosi ad annuire. Ma non era stanca, affatto. Camminavano da meno di un’ora, l’erba tratteneva qualche traccia di rugiada e il sole pallido era...

di Cristi Marcì Il ronzio di quello strano marchingegno continuava imperterrito a tracciare linee luminose, colore verde alieno. Le quali ad un ritmo sempre più incalzante sembravano danzare e prendere vita sullo schermo di quel piccolo televisore. Dapprima orizzontali alcune si trasformavano in verticali, a volte...

di Cristi Marcì Sono trascorsi undici anni da quel terribile periodo della mia vita e per quanto il sesso abbia rappresentato una valvola di sfogo e di necessaria protezione durante il mio soggiorno in quell’inferno, una volta uscita da lì non sono mai più riuscita a...

di Cristi Marcì Stasera non so letteralmente cosa mi sia preso. Sono qui, sola con i miei pensieri e in compagnia della mezzanotte scoccata da poco. Pronta a ricordarmi, manco fossi Cenerentola, che l’incantesimo si è appena concluso. Che la fiaba vissuta sino a qualche secondo prima...

di Cristi Marcì Il nostro volo Ryanair FR6786 atterrò in orario a Marsiglia, decretando per quel giorno la fine del suo compito. Ultimate le procedure di sbarco, seguite dal meticoloso controllo documenti, ci recammo verso l’uscita dell’aeroporto in direzione dei taxi, quasi tutti in partenza per la...

di Francesco Scarrone Una creatura, vi dico. Una creatura con ancora i denti da latte. E potete ben credere a me che l’ho tenuta a balia, quella pupattola: certi dentini, quella svergognata! Che quando meno te lo aspettavi ti mollava dei morsichi ai capezzoli da farti...

di Valentina Riva Nonostante sia ancora buio, il cielo è di un arancione denso. È da quando sono arrivato che è così. Le notizie dicono che si tratta di pulviscolo desertico trasportato dalle correnti d’aria, ma comincio a pensare che sia tutta colpa di Beatrice. Avrei...

di Omar Suboh Abdù era musulmano… questo è certo, ma la sua fede era in bilico ultimamente, a colpi di birra e fumo, perdeva l’orientamento. Me lo ricordo quando mi diceva: Eh non lo so, non è che non credo, ma a volte è come se...

di Omar Suboh Si adagiò comodamente lungo il divano in similpelle, distendendo quello che rimaneva del suo corpo, e accese la televisione. La litania impazzita dei proclami strillati e amplificati dalle casse di risonanza del potere, ripeteva a reti unificate sempre le stesse cose: «Orde di...

di Valentina Riva   immagine in copertina di Sarah Maxwell     Pelle ambrata vestita d’acqua di seta turchese… No. Pelle d’ambra vestita di mare e di sabbia...