Bill Viola: la dimensione spirituale dell’esistenza “in video”

di Fabio Alfano

Dilatare il tempo, fino quasi a sospenderlo, fermarsi ad osservare, andare dentro le cose, indagare tutte le dimensioni immateriali dell’uomo: l’inconscio, il sogno, la coscienza, l’anima, lo spirito. Questo è l’obiettivo artistico, ma soprattutto umano, dell’artista italo-americano Bill Viola, noto al mondo per la sua coinvolgente video arte. Una ricerca, la sua, che trova spunti, suggestioni, linee direttrici nelle filosofie orientali, in particolare nel Buddismo Zen, ma anche nel misticismo cristiano e in ogni altro ambito della conoscenza in cui si indaga la dimensione spirituale dell’uomo. La nascita, la morte, il ciclo della vita, la trasformazione delle cose, il superamento dell’ego per accedere alla trascendenza, ma anche la paura, la sofferenza, il dolore, la luce, il buio, l’acqua come elemento generatore ecc. sono tutti temi che l’artista mette in scena con piccole rappresentazioni teatrali-cinematografiche, rallentando quasi sempre il tempo per consentire allo spettatore -attraverso il sentire e il meditare oltre che il vedere- di interrogarsi sui grandi temi dell’esistenza. In particolare l’iconografia cristiana, con le sue immagini simboliche -specialmente quelle del Rinascimento fiorentino: l’autore per un periodo vive e lavora a Firenze- fornisce a Viola spunti per memorabili iconografie video contemporanee, quali per esempio The Greetings, 1995, che ripropone la Visitazione di Elisabetta a Maria dipinta dal Pontormo; Emergence, 2002, il tema della nascita e morte ispirato a varie pietà di Gesù Cristo; Deluge, 2002, riferita ai dipinti sul diluvio universale; Martyrs, 2014, la capacità di sopportare il dolore, riferita a vari dipinti su martiri e santi, ecc. Splendide immagini in movimento, con un linguaggio decisamente contemporaneo, che ci mettono in relazione con i temi di sempre, con le “antiche” domande sull’esistenza -veicolate fino adesso dalle religioni e dall’arte che ne è stata espressione “ufficiale”- consentendoci, grazie a questa attualizzazione del passato, di farlo evolvere verso una nuova consapevolezza che ci fornisce nuove risposte su “chi siamo” e qual è il senso profondo, e quindi spirituale, della vita.

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