Il silenzio degli oracoli. Tre poesie di Flavio Ferraro

 

Il silenzio degli oracoli.
Tre poesie di Flavio Ferraro

 

Immagini di Alessandra Maxaculi

 

 

 

Cose durevoli mi chiedi,

mai deluse dall’abbraccio:

parole che risuonano,

stremate, nel silenzio

degli oracoli.

 

Sai, si cammina

per abitudine, non si va

dove si giunge.

*

Neve, sorella stupefatta,

silenzioso emblema

nelle tele dei fiamminghi.

 

Tutto ricopre, lei

che non aspira a nessun trono,

puro dispendio

eternato dagli arazzi.

 

Sacrificio –

ciò che trabocca,

colma.

*

Il Mito è sempre vero.

Il fiume scorre, ma non è:

ciò che permane

è la sorgente.

 

Così la Porta stretta,

l’Albero dai frutti d’oro,

il Ponte periglioso

non furono mai,

ma sono sempre.

 

Immoti

nella corrente

 

( I testi sono tratti da Il silenzio degli oracoli (L’Arcolaio, Forlimpopoli 2021).

Biografia

Flavio Ferraro è nato a Roma nel 1984. Poeta, saggista, studioso di dottrine metafisiche e traduttore, scrive articoli per diverse riviste e giornali online, alcuni tradotti in inglese e pubblicati su riviste straniere. Tra i suoi libri di poesia: Sulla soglia oscura (La Camera Verde, Roma 2010); Da un estremo margine (La Camera Verde, Roma 2012); La direzione del tramonto (Oèdipus, Salerno 2013); La luce immutabile (La Camera Verde, Roma 2019). Tutta la sua produzione poetica è ora raccolta nel volume Il silenzio degli oracoli (L’Arcolaio, Forlimpopoli 2021). Sempre nel 2021 è uscita la sua traduzione delle Odi di John Keats (Delta 3, Grottaminarda 2021). Per la saggistica ricordiamo La malvagità del bene. Il progressismo e la parodia della Tradizione (Irfan, San Demetrio Corone 2019). Il suo articolo Vedere l’invisibile: l’arte di Alessandra Maxàculi – dedicato alle opere dell’artista italo-greca – è stato inserito nel catalogo della mostra Eccentrici e Solitari, curata da Vittorio Sgarbi e tenutasi a Sutri presso il Museo di Palazzo Doebbing. Sue poesie e traduzioni (da Keats, Shelley, Dylan Thomas) sono apparse su numerose riviste online e cartacee. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, arabo e spagnolo.

Alessandra Maxaculi è nata a Roma nel 1983. Ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha approfondito le tecniche dell’incisione prediligendo la xilografia e le tecniche di resa tonale. Ha inciso circa ottanta matrici. Parallelamente all’attività grafica, connotata da una forte ascendenza dei grandi maestri francesi, da Victor Hugo a Odilon Redon, si è dedicata alla scultura di piccolo formato in gesso e resine colorate a mano. Presente alla Biennale di Incisione di Acqui Terme del 2013, ha esposto in numerose collettive in Italia e in Francia. Nel 2014 tiene la sua prima personale presso la Andarte Gallery di Roma. Nel 2019 tiene la sua personale “Monochrome”, presso la galleria Micro di Roma. L’anno successivo, nel 2020, tiene sua personale “Secretum” sempre presso la Galleria Micro di Roma.

 

 

 

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