“Te l’avevo detto di non farti i selfie!”

a cura di Anna Ceraulo

 

Te l’avevo detto di non farti i selfie ( Castelvecchi, 2022) è una biografia illustrata. Un invito a cambiare forma mentale attraverso le vicende tanto realistiche quanto fantastiche dei travagliati incidenti del protagonista, Guidarello.
Il volume, illustrato a colori, è realizzato da Guidarello Pontani e Areta Gambaro  e offre una carrellata di storie fuori dall’ordinario, improbabili, al limite della realtà, che con ironia ci fanno riflettere sul mondo che costruiamo.

GIOCO DI SPECCHI


È lei. È bellissima!

È la protagonista di Soldato Blu, un film di culto. Uno dei primi dalla parte dei nativi d’America, dalla parte dei Cheyenne. guidarello è emozionato, è a pochi passi da lei. Ha nella testa soltanto il suo splendido sorriso, l’azzurro cristallino dei suoi occhi, i capelli che fluttuano mossi dal vento. Agito dall’istinto, abbandona la fila per andare a conoscerla, per parlarle, cercare di sedurla. Gira su se stesso e…

 

 

SHOEI


I lampioni sono tutti spenti e la vespa scorre dolcemente sulla strada illuminata dalla luna. Si piega a destra e subito dopo a sinistra, poi di nuovo a destra e a sinistra cosicché
guidarello avvolto dai colori, inebriato dai profumi, bagnato dalla luna, fischiettando non presta dovuta attenzione al manto stradale e ahimè, la ruota s’incastra tra le rotaie del tram. La vespa, impossibile da controllare, ondeggia, s’impunta e cade rovinosamente.  

Scivolano come una cosa sola ma, appena toccano terra si separano. La vespa, slittando a destra, si riga orrendamente la fiancata, guidarello, proiettato dalla parte opposta…

Al di là della leggerezza, della tragicomica vivacità e di un certo disincanto infantile, ho trovato il vostro libro  una piccola opera esistenzialista. Heidegger diceva che l’uomo è gettato nel mondo. Hai voglia! Guidarello, placido protagonista dal nome profetico, vive e sopravvive, con eccelsa nonchalance, a una sfilza di disastri. Ma, andare incontro a imprevisti e incidenti non è una condizione congenita all’uomo? Una croce, un karma che scompiglia dolorosamente il quotidiano? o, anche,  una volta scaraventati e capovolti, la possibilità di vedere un lato diverso delle cose, rinunciando impotenti a cadere in piedi e a mantenerne il controllo?

Lo scontro avviene sempre con la realtà. Sia esso terra, suolo,asfalto, vetro, onda o etereo e pericoloso fuoco, è comunque un elemento della fisica, ed è  violento, che arresta Guidarello, intento a rendere atto  un’idea, a perseguire un progetto. E dallo schianto, che infrange ogni proposito, rimbalza su una dimensione onirica poco cosciente, tutta bolle colori e vortici, che si condensa in disegni nelle illustrazioni.

È forse  compito della fantasia e dell’arte curare le ferite e salvare dalla frustrazione ?

Forse è un oggetto, forse è un libro, ma prima di tutto, è un incidente d’amore! Quello per cui si vola dall’interno delle illustrazioni all’esterno, nella vita reale. Quello dove i racconti si alleggeriscono al punto da innescare un vero e proprio scarto, un cambio di forma mentale. È un sentimento forte di gioia verso la vita.

 

Come a scuola: domanda di attualità :La pandemia, a cui accenni, fin dal suo esordio plausibilmente accidentale, è un abnorme incidente dell’umanità?  E in questo caso quali sono le cure?

La pandemia è un’opportunità. Noi l’abbiamo colta scrivendo questo libro.

Lockdown. Guidarello, come tutti, si ferma e finalmente parla. Racconta, sciorina i suoi incidenti a raffica, senza potersi fermare, alla giovane, interessante artista da poco conosciuta. La possibilità di raccontare è la scoperta di essere ascoltato, è il significato dell’amore o, più in generale, delle relazioni intime e profonde?

Il nostro raccontare è stato un ascolto reciproco. L’amore è sapersi ascoltare.

Da questa condizione nascono i sentimenti gioiosi che si materializzano in illustrazioni, che volano, si lasciano ispirare

dalle parole, ne suggeriscono altre, e spaziano in un continuo dialogare che libera il personaggio dal semplice tratto. Nei racconti l’incidente diventa un pretesto comunicativo, dove laparola si trasforma in colori e gioca con le suggestioni delle immagini verso la condizione di felicità, rappresentazione di un modo diverso di guardare le cose che esistono soltanto perché sono state immaginate.

Non farti i selfie! È una raccomandazione che fa sorridere a monte di tutti questi incidenti. Ma è da considerarsi come un precetto pratico o, piuttosto, come un monito morale a non compiacersi e vantarsi di una padronanza a cui, puntuale, segue, inesorabile lo schianto?

Nonostante tutte le avvertenze e le istruzioni che si ricevono nella vita fin da piccoli, ciascuno dovrebbe vivere la vita che può. È così che si cambia forma mentale.

Biografie 


GUIDARELLO PONTANI
nasce a Roma. Attore in un fortunato gruppo di amici attori. Concentra l’attenzione all’arte della parola narrata, che sintetizza nella regia teatrale e nel ruolo di conduttore e autore radiofonico.

 

ARETA GAMBARO nasce a Palermo. Musicista in una famiglia che è un piccolo laboratorio d’arte. Costruisce il proprio spazio nel teatro, con spettacoli e performance d’arte audiovisiva, scenografie e illustrazioni.

 

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