Penelope

Penelope

di Marilena Lucente 

Immagini di Stefania Onidi

 

( tratto dal testo Di un Ulisse, di una Penelope, Edizioni Mutamenti, Caserta 2017)

 

 


PENELOPE
Finalmente arrivavano quei momenti in cui mi dimenticavo di te. Quei momenti in cui mi sorprendevo a pensare ad altro che non fossi tu. Mentre guardavo il mare, mentre davo ordini per riempire le dispense, mentre raccoglievo una conchiglia. Facevo un gesto, il più semplice, e mi stupivo se appartenevo solo a quel gesto: una donna che raccoglieva una conchiglia. Non ero Penelope senza Ulisse. Non ero il pensiero di te. L’oceano di dolore che avevo dentro si placava. Io avevo solo una conchiglia tra le dita, come se tu non fossi mai esistito. Negli anni è accaduto, sai? È accaduto tante volte di essermi svegliata senza sapere più che ti stavo aspettando. Poi Telemaco mi saltava sulla pancia, il vecchio Laerte mi mandava i dolci fichi della sua campagna e tutto ricominciava a parlarmi di te. Di Ulisse. Dov’era?

ULISSE Posso spiegare.

PENELOPE Spiegare bugie con altre bugie.

ULISSE Ascoltami.

PENELOPE Stai zitto. Stai zitto. Se parli fai peggio. Non voglio sentire.

ULISSE Sì che lo vuoi (Le bacia la spalla). E mi vuoi qui, accanto a te.

PENELOPE Sei così bravo con gli addii. Quanti ne hai detti sin ora? Quanti ne dirai ancora. Perché sei tornato?

ULISSE Perché felice come sono stato con te non sono stato mai. E poi tu hai saputo aspettare semplicemente come nessun altro.

PENELOPE Allora è questo? Sei voluto tornare perché te ne eri andato. È più bello così l’amore, da lontano. L’aurora dalle dita rosate sul mare color del vino, il pensiero di lei che ti aspetta. Sempre meglio che svegliarsi e guardare il mio volto stropicciato dal sonno.

ULISSE Non ti ho mai potuto amare come ho voluto, e ancora vorrei chiederne la ragione agli Dei. C’eri, quando mi sono battuto, quan- do sono venuti a prendermi per portarmi via. Un bambino di un solo mese: non ho mai conosciuto le gioie di essere padre giorno dopo giorno. Ascolta regina Penelope: se in venti anni di mare, burrasche, cieli in tempesta resta un solo desiderio, quel desiderio è il tuo destino. E io voglio fare l’amore con te.

PENELOPE Te ne andrai ancora.

ULISSE Prova a immaginare quest’altra cosa: cosa sarebbe il mondo senza i viaggi di Ulisse?

PENELOPE Te ne andrai ancora.

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