Trame: Bologna

Trame: Bologna

a cura di Ivana Margarese

 

Comincio con il chiedere della scelta del nome. Come siete arrivate a “Trame”?

Quando iniziammo il progetto ci fu per qualche mese anche la possibilità di essere ospitate dal negozio di abbigliamento di mio padre che aveva un bel soppalco.  Il nome Trame, breve, semplice e non usato da altre librerie, ci piaceva fin dall’inizio, e sarebbe stato efficace anche per una libreria a mezzo con le stoffe e gli abiti del negozio di papà. Poi abbiamo avuto il nostro spazio ma ormai il nome si era imposto con il bellissimo logo di Simona Tonna.

La libreria organizzava presentazioni di libri, mostre di grafica, fumetto, fotografia e arte. Era quindi uno spazio di incontro e di scambio, appunto un tessere insieme delle trame. Come hai mantenuto in questo periodo di pandemia questa intenzione di uno spazio culturale di confronto ?

La prima ricaduta della pandemia è stata la cancellazione di 67 incontri già pronti per il periodo febbraio luglio 2020. La prospettiva della primavera è stata di raggiungere fisicamente le persone coi libri, quella dell’estate di capire cosa ci si poteva aspettare dall’autunno, e l’autunno ha svelato il suo volto complesso. Quindi oltre alla cura dei clienti e delle loro esigenze l’unica possibilità di apertura all’esterno intuita che mi è parsa possibile è stata quella di ospitare sulla pagina della libreria post avventurosi e video di incontri… e di continuare con il montaggio di mostre, comunque visibili alla persone che arrivano. Gli spazi fisici offrono la carta, quelli virtuali la riflessione!

Vorrei mi parlassi del progetto “La libreria incontra la scuola”.

Purtroppo quest’anno è stato sospeso, è un progetto basato sull’intuizione di Daniela Bonazinga, storica libraia, di cui seguimmo il corso appena aprimmo Trame. Una presentazione collettiva nelle scuole, con un progetto multiclasse, costruito con un lavoro su un libro dei prof e dei ragazzi che dura un anno, e che viene presentato all’autrice o autore dalle intere classi verso fine anno con una vera festa.

Ogni libreria raccoglie delle storie e degli incontri legati al territorio in cui nasce, potresti raccontarmene qualcuno?

Fin dall’inizio collaboriamo con centri sociali, teatri, con la cineteca di Bologna e il cineclub Bellinzona, con festival di fumetto e tutto quello che ci è capitato… è sempre bello accogliere richieste e cogestire incontri e presentazioni, allargando lo sguardo di Trame a città e provincia. Metterne a fuoco uno solo mi riesce difficile, mi piace molto andare coi libri presso le biblioteche pubbliche, mi sembra una sinergia inevitabile e gioiosa.

C’è un libro che ha cambiato il tuo modo di guardare e che potresti consigliarci?

Ho sempre letto fumetti in modo un po’ frettoloso e frenetico  ma ci sono due graphic novel che amo moltissimo, Persepolis di Marjane Satrapi e Quartieri lontani di Jiro Taniguchi… due romanzi mondo che mi hanno fatto bene, e che amo condividere con lettrici e lettori.

Concludo con la parola speranza. Quali sono le tue speranze e i tuoi progetti per la libreria ?

La speranza di reggere come energie in un periodo che ne chiede molte di più, accogliere le persone ora richiede una marcia in più di ascolto, poiché ognuno è reso fragile dalla situazione. La quotidianità, e sono ormai trent’anni di lavoro, e quindici anni qui a Trame, non smette mai di appagarmi e stupirmi…

Grazie Ivana per questa opportunità!

1 Comment
  • cheap wigs
    Posted at 22:34h, 08 Febbraio Rispondi

    The hair tie is the same as the real hair, it is not a hair tie at all, and it is very easy to take care of. I like it!

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